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La cucina toscana riflette l’animo dei toscani, schietti e graffianti. Una tavola rustica che trova il suo completamento con i salumi, prodotto cardine della tradizione. Molti degli insaccati toscani sono conosciuti e amati in tutto il mondo, dal prosciutto toscano DOP al lardo di colonnata, al buristo (un insaccato di carne e sangue di suino). Ma ci sono salumi meno conosciuti che affondano le proprie radici in una tradizione centenaria.
Il rigatino finocchiato tipico delle colline di San Miniato è una pancetta di maiale salata e aromatizzata con aglio, pepe e finocchio selvatico. È un rigatino particolare, diverso dagli altri poiché dopo la sua prima stagionatura che dura all’incirca dieci giorni, viene arrotolato e legato, da qui il nome di Rigatino arrotolato finocchiato. Prima di poterlo degustare deve essere fatto stagionare per altri due-tre mesi. La produzione di San Miniato è detenuta da una sola azienda, che ne produce quindici quintali all’anno.
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