“Nella Piazza del Campo ci nasce la Verbena, viva la nostra Siena, la più bella delle città” dice una canto tipico della città del Palio.
Siena è tutta bella e possiede un immenso patrimonio d’arte conservato in chiese, oratori, palazzi. Le Contrade sono gli scrigni che custodiscono le tante bellezze del territorio.
Scopriamo insieme alcune delle tante peculiarità spesso non conosciute sulle Contrade: quali sono i loro simboli, colori e nomignoli.
Come nascono i nomi delle Contrade?
La Contrada è un simbolo che si identifica in una delle diciasette bandiere e trae il proprio nome dall’animale rappresentato.
Quali sono gli animali-simbolo delle Contrade?
Più popoli insieme presero l’abitudine nel XV secolo di presentarsi agli spettacoli pubblici sotto il nome di un animale, che ne divenne l’emblema:
Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Dolfino (poi divenuta Onda), Drago, Elefante o Lionfante (poi Torre), Giraffa, Istrice, Unicorno o Liocorno (poi Leocorno), Lupa, Nicchio, Oca, Pantera, Selva (talvolta Rinoceronte), Tartuca, Valdimontone o Montone.
In aggiunta a queste ne esistevano altre sei: Gallo, Leone, Orso, Quercia, Spadaforte e Vipera, ma dopo sporadiche apparizioni in Piazza del Campo, scomparvero.
Spesso i contradaioli usano dei nomignoli affettuosi per chiamare la propria Contrada, eccone alcuni: Aquilone (Aquila), Pèoro (Valdimontone), Le’o (Leocorno), Ondina (Onda)…
Perché nelle bandiere è presente una scritta?
Insieme all’animale ognuna delle 17 contrade ha nella propria insegna un motto araldico, che ne spiega e ne rafforza il significato, come ad esempio nel caso della Contrada dell’Onda “Il colore del cielo, la forza del mare”, oppure la Contrada dell’Istrice “Sol per difesa io pungo”.
Perché ogni Contrada appartiene ad un territorio preciso?
Il termine Contrada anticamente era polivalente ed equivaleva a “zona di” o “via”. Ogni Contrada si identifica in un preciso territorio comunale iscritto all’interno della cinta muraria di Siena. I territori sono 17, equivalgono alle Contrade e i confini furono stabiliti nel 1729 con un editto firmato dalla Principessa Violante Beatrice di Baviera. La suddivisione di Siena è quella in tre parti dette Terzi o Terzieri: Terzo di Città, Terzo di San Martino, terzo di Camollia. Consolidata nei secoli la propria autonomia le Contrade hanno arricchito i rispettivi territori con stupende sedi nelle quali si svolge la vita dei contradaioli.
Perché ad ogni Contrada è associato un numero?
La simbologia popolare degli animali-simbolo è completata dai numeri associati a ogni specifica Contrada del Palio di Siena: Aquila 60, Bruco 45, Chiocciola 8, Civetta 28, Drago 50, Giraffa 19, Istrice 5, Leocorno 22, Lupa 72, Nicchio 51, Oca 9, Onda 16, Pantera 68, Selva 76, Tartuca 13, Torre 3, Valdimontone 90.
Le 17 Contrade del Palio di Siena si contraddistinguono non solo per storia e tradizione, ma anche per colori:
- Aquila: giallo oro con liste nere e turchine;
- Bruco: giallo e verde con liste turchine;
- Chiocciola: giallo e rosso con liste turchine;
- Civetta: rosso e nero con liste bianche;
- Drago: rosa antico e verde con liste gialle;
- Giraffa: bianco e rosso;
- Istrice: fondo bianco con arabeschi rossi, neri e blu;
- Leocorno: bianco e arancio listato di azzurro;
- Lupa: bianco e nero listati arancio;
- Nicchio: azzurro con liste rosse e gialle;
- Oca: bianco e verde con liste rosse;
- Onda: bianco e celeste;
- Pantera: rosso e celeste con liste bianche;
- Selva: verde e arancio con liste bianche;
- Tartuca: giallo e turchino;
- Torre: rosso-cremisi con liste bianche e blu;
- Valdimontone: bianco, rosso e giallo.