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La trippa alla volterrana è una frattaglia, ossia una parte dello stomaco della mucca che viene cucinata con un particolare sugo. Una gustosa variante della trippa alla fiorentina che porta con sé una storia molto antica, fatta risalire ad una tradizione della città di Volterra.
La ricetta per la sua preparazione è leggermente diversa dalla quella classica, perché la carne viene insaporita per dieci minuti con la cipolla, il trito di sedano e le carote nel soffritto in olio. Solo successivamente si aggiungono alcuni pomodori, senza semi, sale e pepe, lasciando che la trippa rimanga in cottura per circa un'ora a fuoco basso fino a quando il sugo non si addensa.
La trippa è da sempre considerata un piatto abbondante che si gusta a pranzo nelle tavole toscane. A Volterra, in un particolare momento dell’anno, si usa rievocare una tradizione degli antichi maestri alabastrai che in epoca etrusca gustavano la trippa ogni sabato mattina. Durante la festa dei lavoratori del primo maggio, per ricordare gli artisti, nelle piazze di Volterra la colazione è a base di trippa, ovviamente accompagnata da un buon bicchiere di vino rosso.
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