Qualsiasi luogo ricco di storia, com’è l’Italia e in particolare la Toscana, è destinato ad avere la sua dose di fantasmi. Eccone alcuni, con i loro avvistamenti e leggende d’altronde, siamo o non siamo ormai nella spooky season?
Martinazza
Resa celebre dal poema "Il Malmantile racquistato” di Lorenzo Lippi, Martinazza è una strega dotata di notevoli poteri magici, capace di soggiogare demoni infernali al punto di costringerli a trainare il suo carro.
La leggenda parla della sua attiva partecipazione all’assedio della rocca di Malmantile e dei suoi misfatti: si dice che appaia come una megera dai capelli lunghissimi e che sia costantemente sporca; continua imperterrita ad apparire a Malmantile (Lastra a Signa) durante le ultime settimane di maggio.
La Busdraga
La Busdraga è l’anima senza pace di una nobildonna che visse a Camaiore. Si racconta che fosse una donna di notevole bellezza ma anche di costumi assai lascivi, sposata giovane e ben presto vedova, si dilettava con diversi amori illeciti, attirandosi le antipatie di molte mogli tradite.
In più sembrava che la nobildonna, forse per un patto col diavolo, non invecchiava mai, rimanendo sempre giovane e bella. Un giorno fu però trovata morta carbonizzata: i suoi resti furono tumulati in terra sconsacrata in un bosco. Per questo in molti sostengono di averla vista alle pendici del monte Prana, sempre intenta a volersi togliere una tela incandescente in cui è trattenuta, una tela che le provoca un grande dolore e che la fa gemere orribilmente.
Lo spettro del Fosso dell'Abate
Lungo il Fosso dell’Abate, che divide Viareggio dal Lido di Camaiore, si vede talvolta affiorare l’orrendo spettro di un antico religioso che alza il capo dall’acqua per sospirare sconsolato. Si tratterebbe dello spirito di un abate che, qualche secolo fa, dirigeva un vicino convento e che fu incapace di attenersi al proprio voto di castità. Il rimorso per questo e la violenza attuata nei confronti di una popolana, lo indussero al suicidio annegandosi nel fiume.
L’Abate ormai spirito è eternamente prigioniero delle acque limacciose.
La Vecchiarina
La Vecchiarina è un’antica megera appartenente all’ordine dei "tempestari", gli stregoni capaci di agire sugli elementi per scatenare tormente e bufere.
Viene spesso ricordata ad Arezzo. Il suo aspetto è generalmente quello di una sgradevole vecchia, ma può assumere sembianze anche molto affascinanti, come quelli di una giovane che balla nuda in mezzo ai nembi in compagnia dei diavoli.
In molti giurano di averla vista verso fine della primavera, mentre si arrampica su e giù dalla torre dell’antica Rocca del cassero a Castiglion Fiorentino.
fonti immagini: discover san miniato, catalogo generale dei beni culturali, eraldo della toscana, musei castiglion fiorentino