TRA STORIA E NATURA INCONTAMINATA
Il territorio si estende nelle colline dell’Albegna e del Fiora fino alle pendici del Monte Amiata.
Le origini di Semproniano risalgono al periodo della Repubblica Romana quando la famiglia del tribuno Tiberio Sempronio Gracco, scappata da Roma, fondò qui il primo nucleo abitativo, Casale Simpronianum. Dall’849 d.C. il borgo fu sotto il dominio degli Aldobrandeschi, ai quali si deve la costruzione della Rocca e della cinta muraria. Dal 1410 e fino al ‘500 il paese fu sottomesso a Siena per poi vivere un breve periodo di dominio spagnolo ed entrare infine definitivamente a far parte del Granducato di Toscana. Tra gli edifici del centro storico degni di pregio la Pieve dei Santi Vincenzo e Anastasio del XII secolo e il trecentesco Palazzo dell’Ospedaletto che ospitò anche l’ordine dei Templari.
Nel territorio del Comune si trova inoltre l’Oasi WWF Bosco Rocconi, all’interno della quale è possibile ammirare gli spettacolari canyon le cui pareti rocciose sono il regno del falco lanario che qui vive e si riproduce. Qui hanno casa anche altre specie di rapaci come il falco pellegrino, la civetta e il barbagianni, solo per citarne alcuni.
Tradizioni e tipicità
L’Olivone di Semproniano pare avesse circa duemila anni quando fu distrutto da un incendio doloso nel 1998. Il fuoco lo bruciò quasi del tutto tranne che per la parte centrale e alcune propaggini, ma la natura più forte, ha fatto si che l’Olivone non morisse riprendendo in parte la sua vecchia forma. Da questo episodio è nato il progetto per la valorizzazione e il recupero della cultura dell’olivo nel territorio che ha portato ad interventi di riproduzione del secolare albero tramite talea o propagazione. Con le olive dei “nuovi Olivoni” è nata una produzione di olio extravergine d’oliva imbottigliato con l’etichetta di “Olivone di Semproniano”.
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