PATRIMONIO UNESCO
La rupe su cui svetta il comune di Radicofani domina le valli dell’Orcia e del Paglia che sono in prossimità della Via Francigena ed è uno dei cinque comuni della Val d’Orcia riconosciuti dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità per il suo paesaggio; da anni si fregia anche della Bandiera Arancione del Touring Club. Il toponimo Radicofani deriva dal nome di un re longobardo “Rachis hofen ovvero corte di Rachis”.
Nel 1200 è l’avamposto del famoso bandito gentiluomo Ghino di Tacco ricordato anche da Dante nella Divina Commedia, che sfruttando la posizione lungo la via Francigena derubava i viandanti dei loro averi offrendogli però in cambio un banchetto. Nel borgo antico si può ammirare l’imponente Rocca con il cassero e le fortificazioni ancora visitabili, tra le vie ricche di palazzi medievali degne di nota la Chiesa di S. Agata e la Chiesa di San Pietro Apostolo del XIII secolo che custodiscono al loro interno delle opere del Della Robbia.
Tradizioni e tipicità
Il territorio in cui si trova Radicofani è costituito da colline molto argillose ottime per la coltivazione del vino, qui infatti si produce il rosso Orcia DOC. Protagonista indiscusso dei vini Orcia è il Sangiovese. Particolarmente sviluppata è anche la pastorizia per la produzione di latte e formaggi dal gusto unico.