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Il Pomodoro Canestrino di Lucca, chiamato anche “cresputo” o “costoluto”, nasce da un’antica tradizione di piccola coltivazione familiare della zona. Inizialmente riservato al consumo familiare e alla vendita esclusivamente nei mercati locali, alla fine degli anni ‘60 la sua variabilità genetica fu messa a rischio dall’arrivo di di alcune varietà ibride.
Grazie alla gelosa conservazione dei semi da parte di alcuni agricoltori, il canestrino è riuscito a sopravvivere ed è stato iscritto nel 2015 nel registro della biodiversità della Regione Toscana. È divenuto inoltre, per la sua unicità, un Presidio Slow Food.
Il suo nome deriva dalla tipica forma “a canestro” ed è riconoscibile per il colore verde presente dalla parte della bacca e per la presenza di piccole imperfezioni sotto l’attaccatura del picciolo. La sua polpa, consistente e con pochi semi, e la buccia sottile lo rendono adatto sia per delle ottime insalate che per sughi freschi e conserve.
Photocredits: worldwideitaly.it