Register
iscriviti gratuitamente ad It's Tuscany, scoprirai gli incantevoli territori della Toscana, i suoi prodotti e le sue tipicità
Privato
Azienda
 Registrami alla newsletter per ricevere offerte sui prodotti e news dai territori
Inviando questo modulo si accosente il trattamento dei dati personali sopra inseriti, per la funzione del servizio richiesto, i dati saranno tutelati in base al d.l. n 196 del 30 giugno 2003 decreto legislativo n. 196 del 30/06/2003
 * Spuntando la casella si accettano i  Termini e condizioni generali  di It's Tuscany

Fiesole

Notizie

Parco di Montececeri, alla scoperta del parco fiesolano

Idee per gite ed escursioni fuori Firenze, nell’area di Fiesole, immersi nella natura

Esistono luoghi in cui coesistono, abbracciati in un'unica alchimia, elementi di storia e natura talmente tanto diversi ed eterogenei tra loro da renderli unici e magici: il Parco di Montececeri è fra questi.

La Toscana è una terra meravigliosa nella quale una natura benigna ed affascinante si lega ad un passato ricco di storia e d’arte; in un contesto speciale di grande originalità, passeggiare tra le vie delle città d'arte più belle, nei corridoi dei musei più affascinanti e fra i sentieri di una natura incontaminata, regala emozioni del tutto particolari.

Una visita in Toscana non solo non rischia di annoiare, ma è in grado di elargire sorprese inaspettate e di rendere unico il soggiorno. Firenze è una città romantica, densa di storia ed intrisa di splendide opere d'arte; i suoi dintorni stupiscono ed ammaliano anche il viaggiatore più distratto per i dolci paesaggi collinari che si perdono a vista d'occhio.

Nella cintura fiorentina, tra le molteplici bellezze che si possono incontrare, il borgo di Fiesole regala un connubio speciale tra vestigia archeologiche d'eccezione, architetture civili e religiose di primo piano ed una natura lussureggiante.

Un'escursione fuori Firenze tra le pendici del Poggio di Montececeri, è un'occasione da non lasciarsi sfuggire ed il luogo ideale in cui catapultarsi in una dimensione alternativa a pochi passi da una delle zone più esclusive del nostro Paese.

 

Il Poggio di Montececeri

Situato nella zona collinare a nord est del capoluogo toscano, il colle di Montececeri si trova ai margini più orientali della cinta muraria etrusca del comune di Fiesole. Con la sua altezza di 415 metri sul livello del mare, il poggio domina la zona circostante; la sua superficie complessiva è di circa 44 ettari ed è luogo privilegiato che racchiude al suo interno valori naturalistici particolari da un punto di vista botanico, zoologico e geologico.

Lo stretto rapporto che da sempre lega il poggio alla sua tradizione ed ai suoi frequentatori abituali, ha indotto le autorità competenti a creare una porzione di parco pubblico e dal 2001 è un Parco storico naturalistico con percorsi guidati e con adeguati supporti informativi didattici a sostegno dei numerosi visitatori.

 

Piccoli cenni di storia del parco fiesolano

Il poggio di Montececeri è stato storicamente interessato dall'attività estrattiva che, fin dall'epoca etrusca, ha avuto luogo nelle numerose cave di pietra serena presenti in zona. Il colle, per molto tempo, non è stato soltanto sede di estrazione di materia prima impiegata non solo per i monumenti fiorentini di maggior pregio, ma anche per manufatti di uso quotidiano e anche come luogo di formazione per il lavoro artigianale vero e proprio.

Nel corso degli anni si sono qui incontrati, in un singolare abbraccio, la storia artistica, sociale ed economica della vita fiorentina.

Delle cave, utilizzate almeno fino ai primi anni del novecento, sono visibili ancora oggi le pareti di estrazione.

Ai nostri occhi il poggio si presenta come una vasta area boschiva, ma tale connotazione è caratteristica soltanto dei nostri tempi e frutto di una vasta opera di rimboschimento attuata a partire dal 1929 e proseguita negli anni Cinquanta; in origine, infatti, il monte si presentava come una distesa brulla.
 

Elementi di geologia, botanica e zoologia

Il poggio è costituito principalmente da roccia arenaria dalla tipica colorazione grigio-azzurra composta da sabbia, argilla feldspato e quarzo. Si tratta, logicamente, della cosiddetta pietra serena di formazione quasi sicuramente da far risalire all'Oligocene superiore o Miocene inferiore.

La vasta zona rocciosa e la limitata profondità del suolo, ha favorito il processo di ripopolamento botanico dell'area che oggi appare caratterizzata da conifere, lecci e ampi spazi popolati da roverelle.

Il sottobosco, invece, è caratterizzato da una massiccia presenza di mirto (in modo particolare nella zona meridionale ove assume l'aspetto di una vera e propria macchia), viburno, erica e corbezzolo.

Nell'area più settentrionale del parco fiesolano, invece, è possibile incontrare numerosi nuclei di castagni; nella zona più degradata delle cave, infine, hanno trovato ambiente favorevole alla diffusione piante di valeriana rossa ed arbusti di cisto.

Da un punto di vista zoologico il parco di Montececeri, infine, le specie maggiormente diffuse sono il cinghiale, l'istrice, la volpe e lo scoiattolo; da un punto di visto prettamente ornitologico, troviamo invece la civetta, l'upupa, il merlo ed il cuculo.

Una piccola curiosità riguarda l'etimologia del Montececeri che vorrebbe far derivare il toponimo dalla massiccia presenza in zona, nel passato, di cigni dotati di un'escrescenza sul becco altrimenti detta in volgare fiorentino "cece".

 

Le escursioni nel Parco di Montececeri

Tra le numerose escursioni che è possibile effettuare sulle pendici del Montececeri, una delle più affascinanti è senza dubbio quella comunemente chiamata Sentiero degli Scalpellini.

Il percorso si snoda su un arco temporale medio di percorrenza di circa un'ora ed ha come punto di partenza località Campo d'Arme ove ha inizio il sentiero vero e proprio. Il tragitto si snoda, in un vivace saliscendi, per alcuni tratti nel bosco e poi in spazi più aperti.

Il valore paesaggistico delle zone attraversate è notevole; attraversando un vasto spazio costituito da rocce di arenaria, è possibile godere di una pregevole vista sul territorio. I più curiosi potranno osservare le numerose iscrizioni su roccia presenti durante il percorso; alcune, più antiche, risalgono addirittura al periodo medioevale e vorrebbero far riferimento ad una zona dedicata all'ascesi e alle pratiche di eremitaggio; altre, invece, sono più recenti, ma non meno originali.

Oltrepassata una zona (Pian d'Alta) dedicata alla coltura di segale e lasciati alle spalle i costoni rocciosi della Buca delle Fate, si raggiunge in breve la Capanna dei Bandoni luogo dedicato alla sosta e alla merenda.

 

La seconda escursione

Un'altra escursione nel Parco di Montececeri, non meno interessante della precedente, è nota con il nome di "Villa Peyron e le botteghe della pietra". Il percorso ha inizio da Piazza Mino a Fiesole e conduce il viaggiatore alla scoperta delle cave e di un contesto naturalistico speciale con vedute mozzafiato sulla non lontana città di Firenze. In questa escursione fuori Firenze, i veri punti focali del tragitto sono il luogo in cui nel 1506 Leonardo da Vinci collaudò la cosiddetta Macchina del Volo e gli splendidi giardini di Villa Peyron.

 

Conoscevi già il Parco di Montececeri? Magari sarà la prima escursione che organizzerai passata l’emergenza da Coronavirus.

 

#dreamingtuscany #iorestoacasa