Tutti lo conoscono, tutti lo usano, ma in pochi sanno che “Non avere l’ombra di un quattrino” è un detto della tradizione che ha origine dalla registrazione nel Novo vocabolario della lingua italiana di Firenze, pubblicato a Firenze tra il 1870 e il 1897 con la volontà di diffondere espressioni in uso nella lingua fiorentina, in accordo con le Alessandro Manzoni.
Il significato, parola per parola
Questo detto toscano è di facile interpretazione, ma dopo la sua diffusione sono state avanzate differenti proposte sul vero senso del termine sul quale si regge il suo significato. Becco infatti, ha un valore rafforzativo che vuole esprimere una quantità minima o comunque una piccola parte di un tutto.
Una teoria confermata nelle Note al Malmantile, libro di proverbi e modi di dire, tra le attestazioni letterarie pubblicate a Firenze tra il 1688 e il 1750 dove si leggeva: «Non hanno un becco d’un quattrino, non hanno pure un danaro; e quella parola becco si mette a maggiore espressione».
E oggi?
Oggi, ben lontani dai riferimenti letterari del Seicento, “Non avere l’ombra di un quattrino” è un’espressione che ha superato il muro del pessimismo e viene usata in modo simpatico, come battuta per sdrammatizzare una situazione che ci accomuna in molti.
Per questo noi Toscani ci vogliamo sempre ridere su, perché il modo migliore per andare avanti è farci una risata sopra! In un modo o nell’altro noi i problemi li affrontiamo così, provando a sorridere e a farne capire il valore a chi ha più difficoltà a farlo!