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Notizie

Nel 2021, le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante

Perché le sue opere continuano ad essere importanti per la nostra cultura

Lo scorso 2 ottobre, il sindaco di Firenze Nardella alla presenza del ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, ha illustrato nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, le principali iniziative che celebreranno i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

In memoria del Sommo, è stato creato un ampio calendario di eventi, che coinvolgeranno la città fino al 12 settembre 2021.

Le celebrazioni si muoveranno tra reading, installazioni, produzioni concertistiche, mostre e molto altro presso La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Il Teatro nazionale della Toscana, il Museo Novecento, Le Gallerie degli Uffizi e location varie.

          

 

Ma perché secondo te Dante rimane dopo 700 anni dalla sua morte fondamentale nella cultura toscana, italiana e mondiale?

Dante Alighieri certo non poteva pensare a momenti storici terribili della nostra storia come l’Olocausto, o la tratta degli schiavi, o le guerre civili che tutt’ora vengono combattute nel mondo. Tuttavia, la Divina Commedia - di cui l’Inferno è la parte iniziale insieme al Purgatorio e al Paradiso - rimane un caposaldo sulle origini del male.

 

Gli adattamenti cinematografici e musicali

          

Questo tipo di adattamenti aiutano a mantenere vivo l’interesse per quanto da lui concepito e poi è estremamente interessante vedere come altri artisti re-interpretano il suo lavoro. Sicuramente rispetto al Medioevo, dove c’era grande preoccupazione per peccati come l’usura o l’eresia, i peccati di cui macchiarsi sono cambiati: al giorno d’oggi infatti non rappresentano più una grande minaccia, ma ce ne sono sicuramente tanti altri.

La classificazione dei tipi possibili di male ideata da Dante è molto seducente, tante opere contemporanee la richiamano in causa: lo fa Dan Brown nei suoi romanzi o se ne parla in film (come in Seven di David Fincher per esempio).

Diversi compositori, come Franz Liszt e Cajkovskij, hanno messo in musica la Divina Commedia e nelle strisce di tanti fumetti ritroviamo Dante e Virgilio negli Inferi.

          

Attualmente su Spotify, facendo una rapida ricerca a tema Dante, è possibile trovare diversi Podcast dove viene commentata la sua opera, la sua figura: è evidente che l’interesse nei suoi confronti non si è mai sopito.

 

Cos’altro possiamo imparare da opere che hanno più di 700 anni?

Dante ha saputo affrontare le grandi domande della vita, ha saputo fare una meditazione sul male umano in tutte le sue forme, dal banale al depravato. Dante affronta la questione del male dalla prospettiva di un cristiano medievale, ma le domande che si pone possono trovare fondamento anche nel mondo attuale, può portare a interrogarsi sui comportamenti malvagi attuali, che siano grandi o piccoli.

Ed è forse per questo che il Purgatorio e Paradiso, non hanno lo stesso impatto probabilmente.

Ma in realtà le preoccupazioni di Dante nella poesia sono quelle di qualsiasi persona premurosa in qualsiasi epoca o luogo: cosa significa essere un essere umano? Come giudichiamo il comportamento umano?

Cos’è importante in una vita o in una morte? Il comportamento umano, il nostro e quello degli altri, è al centro dell'esperienza umana in questo mondo; sarà sempre rilevante un’opera che ci incoraggi a riflettere su quei comportamenti.

          

Ci confrontiamo con queste domande attraverso le storie che Dante racconta nella Commedia. C'è la sua storia e ci sono le storie e sopratutto ci sono le storie delle persone che incontra durante il viaggio: sono situazioni difficili, viene raccontato come sono arrivati ??a fare le scelte che hanno fatto, perché sono finiti dannati o salvati.

Queste storie coinvolgono emozioni umane che tutti possiamo riconoscere e a cui ci relazioniamo: amore, odio, rabbia, paura, smarrimento, disperazione. Questo è quello che Dante ci ha regalato, e che continua anche 700 anni dopo la sua morte a regalarci: una poesia che ci invita a riflettere sui sentimenti e che posto hanno nella vita umana; a riflettere su di loro non solo in relazione alla nostra esperienza.

 

 

fonti immagini: bignami editore, controradio, lisa thatcher, minerva auctions, ventaglio