Che Lucca sia una delle città più culturalmente vive in Toscana non è certo un segreto. Qui si possono trovare scultori, pittori, artisti di vario genere che animano con vivacità la vita lucchese ogni giorno con diverse attività culturali.
Non mancano attrazioni anche particolari e musei da visitare, tra questi uno merita maggiore attenzione: il Museo Nazionale di Palazzo Mansi.
Si tratta di un vero e proprio museo-residenza, che costituisce una testimonianza esemplare delle dimore dei mercanti lucchesi.
Situato nel cuore di Lucca, il suo nome deriva dalla famiglia che ne era proprietaria dal 1660 e fu proprio la famiglia Mansi a trasformarlo alla fine del XVII secolo allestendolo secondo il gusto barocco che era in contrasto con lo stile delle facciate esterne del palazzo. Oggi, grazie alla sua storia curiosa e interessante, si presenta come prezioso esempio di museo nel museo.
Tipica villa lucchese, in cui sono conservati gran parte degli arredi originari e un prezioso ciclo di arazzi di manifattura di Bruxelles, qui prende vita anche la Pinacoteca con dipinti delle scuole italiane e non solo dal XVI al XVIII secolo.
Ci sono le sezioni dedicate all’Ottocento e al Novecento (al secondo piano) e il Laboratorio di tessitura rustica Maria Niemack, che espone telai e strumenti otto-novecenteschi, negli ambienti che accoglievano le cucine del palazzo. Del resto l’arte tessile è una di quelle per cui Lucca e il suo territorio circostante sono considerati preziosi. Interessante più di altri dettagli anche la camera degli sposi in cui si possono trovare l'originale alcova ed i tessuti di seta ricamata del 1700.
Nel 1965 il Palazzo Mansi diventò di proprietà dello Stato che decise di ristrutturarlo completamente e di trasformarlo nel museo che oggi tutti possiamo visitare e ammirare.
Solo in un secondo momento, dopo la ristrutturazione furono recuperati gli arredi originali della villa lucchese, gli affreschi e gli arazzi alle pareti. Interessanti sono gli affreschi ai soffitti di un salone di rappresentanza.
Il Museo e la Pinacoteca
Si è già detto che il Palazzo Mansi nel 1965, quando dalla famiglia è passato allo Stato, è stato trasformato in un interessante e affascinante Museo Nazionale che regala alla città di Lucca ancora più visibilità di quella che, per ovvie ragioni, già ha.
Al suo interno sono esposte opere del XIX secolo di Pompeo Batoni, Stefano Tofanelli e Bernardino Nocchi oltre che strumenti e prodotti tessili antichi della vita comune, tra questi telai, paramenti religiosi, modelli di abbigliamento d'epoca, tessuti del XVI, XVII e XVIII secolo e illustra uno spaccato di quello che è stata l'attività di produzione tessile nel territorio lucchese.
Nella pinacoteca dal 1977 sono custoditi dipinti che furono donati dal granduca Leopoldo II di Asburgo Lorena alla città di Lucca in occasione della sua connessione al Granducato di Toscana.
Oggi si possono visitare quattro diverse sale divise per stile ed epoca.
Precisamente si tratta di:
- Tintoretto con Ritratto di Senatore veneto (1518-1594), Ghirlandaio, Veronese e Tiziano
- Guido Reni con Crocifissione tra i santi Caterina d'Alessandria e Giulio e Domenichino
- Pittura fiamminga con Paul Brill, Jan Gossaert e la sua Madonna delle Ciliegie
- Pittura toscana con Domenico Beccafumi con la Continenza di Scipione (1486-1551), Agnolo Bronzino con ritratto di don Garzia de’ Medici bambino (1503-1572), Pontorno con Ritratto di giovinetto (1494-1566), Andrea Del Sarto con la Vergine e Sant’Anna.
Come si raggiunge il Museo
Il Museo Nazionale di Palazzo Mansi si trova nel cuore di Lucca ed è quindi facilmente raggiungibile a piedi.
Il fatto che questa villa lucchese si trovi in un luogo centrale della città è una motivazione perfetta per dedicarsi alla scoperta di Lucca in ogni suo angolo, per conoscerla in ogni sua delicata sfumatura, esattamente come si fa con le persone appena conosciute ma con le quali sappiamo già che si instaurerà un rapporto stretto, indissolubile.
Sì, perché anche Lucca come le altre città toscane è vera, amichevole, sincera.
Fonti immagini: wikipedia, lucca on line, pinterest, wikimedia