L'Architettura del Cibo è una vera e propria esperienza dei sensi. La ricercatezza dei singoli elementi e della loro provenienza è quello che li contraddistingue.
Il ristorante, in via Frà Bartolommeo 58 a Firenze, offre una cucina semplice, che va al cuore degli ingredienti. Essi si presentano nella loro essenza, nei loro elementi costitutivi: nella propria, appunto, architettura.
L’ambiente è innovativo, intimo e romantico. Questo gioco di location e ambientazioni è il frutto di una scelta precisa che rispecchia e incarna la filosofia de L'Architettura del Cibo.
Il quotidiano obiettivo è quello di trasferire l’unicità del gusto, ovvero esperire un percorso culinario d’eccellenza in un contesto che esalti la bontà delle materie prime cucinate dalle sapienti mani dello Chef Giuseppe Papallo. L'Architettura del Cibo non esisterebbe senza la visione di Giuseppe, visione che guarda al futuro, ma con un occhio fisso sulle tradizioni della cucina italiana, in particolare toscana, friulana e calabrese.
Tutti i piatti, sia quelli in carta, sia dei due menu degustazione, dedicati al territorio e alla ricchezza dei fondali marini, sono eseguiti con l'impiego di materie prime di eccellenza provenienti dai migliori contadini ed allevamenti fiorentini.
Il menu segue il ritmo delle stagioni, dei sapori e dei profumi della natura nei diversi periodi dell’anno e per questo, al cambiare delle stagioni e dei prodotti che la terra offre, cambia anche il menu.