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La lavorazione del legno per secoli ha rappresentato una delle attività principali nel Casentino, caratterizzata in passato dalla produzione di oggetti di tipo rurale o di prima necessità, come utensili, carri o botti. Badia Prataglia e Moggiona, due piccole frazioni, hanno rappresentato il fulcro dell’attività e ancora oggi hanno un ruolo importante nella tradizione manifatturiera del legno.
L’artigianato del legno in Casentino ha seguito un po’ quelle che sono state le vicende storiche del territorio; a partire dall’Unità d’Italia, grazie al consistente aumento delle attività commerciali gli artigiani casentinesi dovettero perfezionare e raffinare le tecniche di lavorazione, in special modo quando il Casentino divenne, per la sua posizione geografica, un importante luogo di villeggiatura.
L’artigiano si trovò così a dover venire incontro ai gusti e alle esigenze dei nuovi villeggianti, dal punto di vista dello stile molto più raffinati; è così che si giunse alla realizzazione di oggetti di arredamento.
Oggi la lavorazione del legno ha assunto le caratteristiche di una vera propria arte e i maestri artigiani depositari delle tradizionali tecniche impiegano il loro sapere per la realizzazione di mobili di altissima qualità dal sapore rustico. Ogni biennio il territorio del Casentino dedica a questo antico mestiere anche una mostra, “Le forme del legno”; si tiene nel comune di Pratovecchio con l’obiettivo di valorizzare l’artigianato del legno che per secoli ha rappresentato una fonte di sostentamento per le popolazioni del luogo.