La rivalità tra Pisa e Livorno è una realtà che accompagna da sempre le due città. Una storia tipicamente toscana, figlia di un antico campanilismo simbolo di una regione intera.
Le origini della rivalità sono antichissime, fatte risalire all’epoca dei Medici, e hanno radici differenti rispetto agli altri contrasti che esistono.
Pisa e Livorno devono i propri scontri alla nascita del porto di Livorno, voluto da Cosimo I de’ Medici a metà del XVI secolo. Una storia curiosa, diversa da quelle delle altre rivalità cittadine toscane che solitamente sono sorte in epoca medievale quando l’Italia era considerata terra di campanili.
I Medici lavorarono con cura sulla costruzione del porto, con l’intento di rendere Livorno una delle realtà commerciali più importanti a livello italiano, di respiro internazionale per la circolazione di mercanti, avventurieri e marinai.
Pisa, era considerata una Repubblica Marinara di prestigio assoluto l’XI ed il XV secolo, ma stava attraversando un periodo di recessione dovuto alle molte battaglie che l’avevano vista coinvolta.
Per questo l’incremento del porto di Livorno suonava come una minaccia alla sua forza, un affronto che i pisani non potevano sopportare e che da quel momento ha messo le due città una contro l’altra.
Il tempo passa, ma gli screzi restano. Trovarsi a Livorno o a Pisa vuol dire vivere un clima di astio tra le due bellissime città toscane, ovviamente all’insegna dello scherzo nel tipico spirito toscano.
Pisani e Livornesi continuano a lanciarsi messaggi di sfida ogni giorno, dai circoli alle piazze, sui giornali locali e ovviamente negli stadi, tal volta senza nemmeno ricordare quale sia il vero motivo di un odio così antico.
La Toscana è anche questo, allegoria e folklore che rispecchiano la genuinità di una terra vivace che non può fare a meno del gioco e dello scherzo. Ogni pretesto è buono per schernire “il nemico”, sempre nel rispetto dei valori e del divertimento.
Viva la Toscana e la sua gente!