“Tempo d’estate, tempo di panzanella”, recita il detto.
La panzanella, piatto povero della tradizione toscana, è nato, secondo alcuni, dall’usanza dei contadini di bagnare il pane secco e mescolarlo insieme alle verdure dell’orto per riutilizzare il pane raffermo. Un’altra versione invece sostiene che la gustosa pietanza sia nata a bordo dei pescherecci quando i marinai, avendo a disposizione solo qualche pomodoro e del pane, erano soliti inumidire quest’ultimo con l’acqua del mare.
Come tutti i piatti della tradizione, intorno alla panzanella sono nate diverse storie; si racconta che il Barone Ricasoli l’avesse offerta al re Vittorio Emanuele, suo ospite nel castello di Brolio.
Qualunque sia la sua origine quel che è certo è che la panzanella è un piatto molto antico, tanto che persino il Boccaccio in una novella del suo Decameron parla del famoso “pan bagnato”.
Anche le origini etimologiche del nome sembrano essere incerte, viene indicato come composto dalla parola pane e dalla parola “zanella“, cioè piccolo recipiente di forma concava. Una seconda versione la indica come variante della parola panzana, sinonimo di frottola.
Gli ingredienti base per prepararla sono il pane casalingo toscano raffermo, pomodori, basilico e cipolla tutto condito con sale, aceto e olio. Proprio l’olio rappresenta, dopo il pane, l’ingrediente fondamentale per amalgamare ed esaltare i diversi sapori, per questo motivo è importante utilizzare un olio extravergine d’oliva di alta qualità. L’olio rappresenta uno dei prodotti principe della produzione agricola toscana, tutelato dal 1998 dalla Indicazione Geografica Protetta e dal Consorzio per la tutela dell’olio extravergine d’oliva toscano.
Gli ingredienti per preparare la panzanella secondo la ricetta tradizionale sono:
(per 4 persone)
- 300 gr pane toscano raffermo
- 1 cipolla rossa (meglio se di Certaldo)
- 1 cetriolo
- 3 pomodori
- basilico
- aceto
- sale e pepe q.b.
- olio extra vergine di oliva
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