Vi starete chiedendo chi è questa fanciulla dal nome così esotico, Kinzica de’ Sismondi era una giovane appartenente ad una nobile famiglia di Pisa che secondo una leggenda riuscì a salvare la città dall’invasione saracena.
La storia narra che l’episodio avvenne nel 1004 quando i pirati saraceni, che all’epoca erano soliti depredare e saccheggiare le grandi città, assediarono Reggio Calabria. Fu da questo episodio che la città di Pisa, per correre in aiuto dei calabresi con la sua potente flotta, rimase vulnerabile ed esposta all’attacco di uno dei pirati più sanguinari dell’epoca, Mujahid al-Amiri detto Musetto, che risalendo l'Arno sbarcò all'attacco della città toscana.
Sempre la leggenda vuole che fu proprio Kinzica, nel buio della notte, ad accorgersi dell’attacco. La giovane corse quindi ad avvertire i Consoli di Pisa che riuscirono a dare lo scampanio di allarme permettendo alla città e ai pisani di reagire all’attacco, pare guidati dalla stessa ragazza, e a costringere i saraceni alla fuga.
Gli storici oggi sono portati a pensare che la vicenda di Kinzica non sia reale, fonti collocano l’attacco a cui si fa riferimento nel 1016- 1024, quindi qualche anno più in là rispetto a quello che il mito racconta. Inoltre, Kinzica è per loro solo il nome di uno dei quartieri della Pisa dell’anno Mille, un’area che oggi approssimativamente corrisponde agli attuali quartieri di Sant’Antonio e San Martino.
Verità o leggenda che sia Kinzica de’ Sismondi è per Pisa una vera e propria eroina, una figura della tradizione popolare alla quale è stata anche dedicata una strada nel centro storico della città e una statua che oggi si trova presso Casa Tizzoni in via San Martino. La sua figura è anche il personaggio più importante del corte storico che si tiene ogni anno in città durante la tradizionale Regata delle Antiche Repubbliche Marinare.
Non è un caso se anche un pasticcino tipico della tradizione pisana fatto con il miele e i pinoli del Parco Migliarino San Rossore prende il nome di Kinzica.
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