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Il “Palio di Piancastagnaio” è una tradizione consolidata nel territorio dell’Amiata; del resto, in tutta la regione Toscana le corse dei cavalli rappresentano da sempre una usanza secolare. Fin dal medioevo infatti, i signori si dilettavano nel seguire le gare tra le contrade dei liberi comuni (tra questi Piancastagnaio).
Negli archivi comunali del paese, per tutto il XVII secolo, risulta documentata la spesa per l’acquisto del “palio” all’epoca chiamato di San Bartolomeo o della Madonna di San Pietro. È solo però nel 1952 che a Piancastagnaio riprese vita il moderno Palio; la rinascita della corsa si deve a padre Carlo Fratini che volle ripristinare l’antica festa della Madonna di San Pietro. Dal 1954 così si svolse nuovamente il Palio di Piancastagnaio, cui presero parte le 4 contrade del paese, Borgo, Castello, Coro e Voltaia; dal 1979 venne istituito un vero e proprio regolamento e da quella data in poi la manifestazione ha tradizionalmente luogo il 18 di agosto prima del tramonto.
Il giorno dell’evento i rappresentanti delle contrade sfilano in costumi tipici medievali in un suggestivo corteo insieme a dame, tamburini e sbandieratori. Ogni contrada sceglie il proprio cavallo e i fantini lo montano a pelo; la contrada che arriva per prima vince il palio, il noto drappo di seta dipinto a mano da un artista di fiducia sotto incarico del Comune.
Photo Credits [Gabriele Forti, Photographer]