Se si parla di acquedotti il pensiero va subito agli antichi romani! Ma queste imponenti strutture non sono state progettate unicamente da questa grande civiltà e l’Acquedotto Nottolini di Lucca ne è un esempio!
Fu nei primi anni del XVIII secolo che venne deciso che era necessario fornire Lucca di un grande acquedotto che convogliasse acqua di buona qualità, limitando così l’utilizzo dell'acqua contaminata dei pozzi. Era il 1700 e non potendo ricorrere al genio degli antichi romani, furono dei matematici, ingegneri e idraulici toscani a mettersi in discussione.
Le disquisizioni in merito alla costruzione dell’acquedotto furono lunghe ed impegnative, furono elaborati anche diversi progetti che però non portarono a risultati concreti per quasi 150 anni.
L'acquedotto fu realizzato solo nel secolo successivo quando Lorenzo Nottolini, architetto di corte, vagliando anche le diverse ipotesi fatte in precedenza, riuscì a trovare una soluzione ideale. Era il 1823 quando venne dato il via ai lavori che terminarono, dopo diverse traversie, negli anni ‘50 dello stesso secolo. L'acqua fu prelevata da diverse sorgenti sul versante settentrionale del Monte Pisano, attraversata da diversi strati di pietre e ghiaia per diventare pura e limpida.
L'acquedotto, dallo stile elegantemente neoclassico, è imponente e ancora oggi risulta ben preservato. Il parco dell'Acquedotto Monumentale di Guamo offre percorsi e passeggiate lungo una gran parte della lunghezza dell’architettura che permettono di ammirare una delle più belle opere di architettura toscane.
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