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Quando si pensa alla cucina marinara toscana il primo piatto che viene in mente è il famosissimo cacciucco di Livorno ma un po’ più a sud si trova un altro prelibato piatto della tradizione, il Caldaro. Prende il nome dalla grossa pentola che veniva usata in passato per prepararla e si tratta di una zuppa di piccoli pesci che i pescatori dell’Argentario, in particolare di Porto Santo Stefano, erano soliti preparare e consumare nel corso della navigazione.
Il Caldaro di Monte Argentario, come un po’ tutte le zuppe di pesce, varia leggermente a seconda del pesce che il mare offre. In questa zona sono cucinati soprattutto pesci ricchi di polpa come il san pietro, la gallinella, lo scorfano e il gattuccio insieme a polpi di scoglio, seppie e totani. La zuppa, come vuole la tradizione toscana, è servita su crostoni di pane all’aglio e accompagnata da un buon bicchiere di vino locale.