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Un “grandioso museo mineralogico all’aperto”, così è stata definita l’Isola d’Elba, nell’Arcipelago Toscano, dal geologo Bernardino Lotti. Qui gli abitanti si sono dedicati per lungo tempo alla escavazione e lavorazione del granito da cui provengono anche le colonne del Pantheon di Roma. Questa splendida isola vanta una ricchezza del sottosuolo inestimabile con ben più di 150 varietà di minerali. Ancora oggi le zone più ricche sono intorno alle località di Portoferraio, Rio Marina, San Pietro in Campo e Punta della Calamita.
Le pietre dure hanno da sempre esercitato un fascino particolare sugli uomini che fin dall’antichità ne hanno colto il grande potenziale. La grande disponibilità di quarzo, malachite, azzurrite, ematite, tormalina (solo per citarne alcune) presenti nelle isole dell’arcipelago toscano ha dato origine ad una lavorazione artigiana che vede tutt’oggi abili artisti trasformare le pietre dure in gioielli e oggetti d’arredamento.
A testimonianza della lunga tradizione estrattiva e di lavorazione di pietre e minerali è sorto sull’Isola d’Elba anche il Museo dei Minerali dell’Elba e dell’arte Mineraria che ospita una interessante e ricca collezione di circa 1000 esempi di minerali e pietre dell’isola. Nelle sue sale inoltre sono stati ricostruiti gli ambienti originali della miniera con utensili e materiali originali accompagnati da filmati e foto d’epoca delle antiche miniere di Capoliveri e Rio Marina.