A Volterra esiste un percorso segnato da sculture geometriche minimaliste, di dimensioni ciclopiche in grado di fondersi perfettamente con la natura e le architetture etrusche e medievali che caratterizzano la Val di Cecina.
Si tratta delle grandi “opere ambientali“ realizzate da uno dei padri dell’arte contemporanea Mauro Staccioli, e installate nel 2009 per la mostra “Luoghi d’Esperienza“. Dieci delle diciotto opere allora collocate sono rimaste sul territorio, trasformandolo così in un museo a cielo aperto.
Si tratta di sculture attraverso le quali l’artista rilegge e rivive i ricordi d’infanzia e il paesaggio natale volterrano, a lui molto caro. Un modo per scoprire la campagna che circonda Volterra attraverso cornici che cambiano, diventando soggetti ideali per gli appassionati di foto, arte e natura.
Ogni installazione sembra colloquiare con Volterra che rimane sempre visibile sullo sfondo, permettendo agli osservatori di guardare il paesaggio in maniera diversa e con occhi nuovi.
Tra gli esempi più significativi e conosciuti, Primi passi, in località Piancorboli, una ellisse che incornicia il paesaggio sottostante come la cornice di un quadro. L’opera nasce con l’intento di porre l’accento alla contrada e al casolare abbandonato lì presenti, “luoghi d’esperienza“ significativi per Staccioli perché casa dei nonni e ambiente in cui crebbe.
In un ideale percorso alla scoperta delle opere di Mauro Staccioli, altra tappa è Corbano un triangolo rovesciato posto in una piccola chiesa preromanica a Santa Lucia a Corbano; il grande arco rovesciato San Giacomo in Fognano, nell’omonima località; l’Anello in Poggio San Martino e La Boldria e Tondo Pieno, collocati a poca distanza l’uno dall’altro lungo la STR 68.
L’arte che parla della vita e che si fa tramite di valori e significati che trascendono dalla forma, questo sono le opere di Mauro Staccioli. Installazioni artistiche che permettono di partire alla scoperta del bel borgo di Volterra e della sua campagna da un punto di vista differente.
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