PittiWay è il tema del salone di gennaio di Pitti Uomo 2023 : la manifestazione di moda a Firenze, che non ha bisogno di presentazioni, interpreterà il mood attuale, dove la ripartenza in generale sembra essere la volontà più impellente.
Sicuramente ripartire è il desiderio di tutti, ma decidere la direzione, orientarsi, fare delle scelte non è semplice. Quindi forse a volte merita fermarsi e guardare la lunga strada percorsa da Pitti Immagine Uomo; un iter che forse non è conosciuto da tutti coloro che apprezzano la moda e il mondo del fashion in generale.
Chi era Giovan Battista Giorgini
Parigi è considerata la prima capitale della moda, dove l’interesse per ciò che era fashion è testimoniato dalla stilista personale di Maria Antonietta, Rose Bertin, che fece della sfortunata regina francese uno dei primissimi arbitri della moda. Detto questo, Firenze è stata davvero il teatro della prima Haute Couture, considerato dalla stampa e dai buyer internazionali un evento rivoluzionario.
L’ idea innovativa di una sfilata di moda capace di offrire ai designer italiani, sia famosi che emergenti, l'opportunità di presentare le loro creazioni a un pubblico internazionale fu concettualizzata dall'aristocratico fiorentino Giovan Battista Giorgini.
Il 12 febbraio 1951, Giorgini, considerato l’inventore dello “stile Made in Italy” organizzò una presentazione di moda nel salone della sua splendida residenza, Villa Torrigiani, a Firenze invitando alcuni importanti buyer americani, di ritorno dalle sfilate parigine.
Questa fu una vera e propria rivoluzione perché, per la prima volta fuori dalla ville Lumière, era stata organizzata una sfilata di moda esclusivamente per buyer e giornalisti stranieri. Quella speciale occasione suggellò il successo oltreoceano di alcuni tra i migliori stilisti italiani come Giovanna Caracciolo, Alberto Fabiani, Emilio Pucci, Emilio Schuberth.
La data di nascita ufficiale però è il 1952. Dopo il successo nel salone della sua villa, Giorgini organizza una nuova sfilata, più completa, con sede nella meravigliosa Sala Bianca a Palazzo Pitti.
Anche questa volta l’idea risulta geniale: oltre a riunire gli stilisti italiani più in voga, la sfilata viene suddivisa in categorie. La prima sezione è per l’abbigliamento per il tempo libero, seguita dallo sportswear per finire con l'alta moda: questa suddivisione rende diversa la sfilata italiana da quella parigina e la stampa mondiale risponde con entusiasmo.
La Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze, vedrà negli anni l'incredibile successo di molte star del panorama della moda come Krizia, Missoni, Valentino, Armani, Versace e Roberto Cavalli.
Gli anni degli stilisti italiani
Firenze rimarrà il centro della moda italiana fino alla fine degli anni '70, e ogni stilista ambiva a presentare le proprie collezioni a Palazzo Pitti: essere invitato a partecipare era simbolo di prestigio e un onore molto ambito.
Il crescente interesse attorno all'evento richiese poi una location più ampia. Nel 1982, l’evento chiamato ormai Pitti Uomo lasciò la sua tradizionale sede e si trasferì nell'attuale, la Fortezza da Basso. Con le sue vaste sale e le sue terrazze aperte per un totale di quasi 100.000 metri quadrati, la fortezza medicea è stata fin da subito lo scenario perfetto- e tuttora rimane una tappa obbligata del fashion style mondiale.
Fonti immagini: confesercenti toscana, medium, hub style, pink magazione, uffizi