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Il Corteo di offerta dei Ceri e dei Censi è una tradizione antica che si ripete ogni anno nella città di Siena, alla vigilia della festività dell’Assunta.
Questo Corteo che ha origini antichissime, risalenti alla metà del XII secolo, nasce prima del Palio di Siena, il quale accompagnava soltanto la più grande solennità religiosa della Siena medievale.
Il Palio infatti doveva ricoprire un ruolo in secondo piano rispetto al momento di celebrazione, costituito dalla processione ed offerta dei Ceri e dei Censi nella Cattedrale.
Mediante questa tradizione Siena autocelebrava la propria solennità e supremazia imponendo a tutta la Repubblica di omaggiare la Vergine con l’offerta in Duomo.
Il primo maggio 1147, tre fratelli, monsignori di Montepescali assunsero tra gli obblighi verso il Comune e verso il Vescovo Ranieri quello di offrire ogni anno due ceri dal valore di cinque lire lucchesi. I ceri, oggi come nel XII secolo, non venivano portati a mano ma all’interno di contenitori dipinti. Una volta giunti in cattedrale i ceri di ogni singola comunità del contado o contrada dovevano essere impilati sino ad arrivare al tetto del Duomo, dimostrando così la possente supremazia senese.
Il Corteo dei Ceri e dei Censi è tradizionalmente composto da un Gruppo di Rappresentanze Ecclesiali e da un Gruppo di Rappresentanze Civiche che si riuniscono il 14 agosto, rispettivamente in Piazza Santo Spirito e presso Palazzo Pubblico.
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