IL BORGO DEL BOCCACCIO
Il paesaggio attorno a Certaldo è quello tipico della campagna toscana: dolci colline, vigneti e oliveti intervallati da boschi e filari di cipressi. Il territorio comunale è bagnato dal fiume Elsa (affluente dell’Arno) ed è formato da due centri distinti che lo dividono in Certaldo alta e Certaldo bassa. In pianura, si estende la parte "moderna" di Certaldo che ha conosciuto il suo maggiore sviluppo dalla fine del Settecento. I primi insediamenti risalgono all’epoca etrusca, ma il nome Certaldo deriva dal latino cerrus altus (altura ricoperta di cerri). Dal 1184 il paese è sotto la potenza di Firenze.
A Certaldo dimorò la famiglia di Giovanni Boccaccio (1313 – 1375), la casa dove egli visse è oggi un Museo a lui dedicato. L’incremento del commercio lungo la Via Francigena, tra ‘600 e ‘700 consentì al borgo di svilupparsi fino alla parte bassa, che assunse così i connotati territoriali odierni. Le prime tabaccaie, i pastifici, le fornaci di mattoni e le famose vetrerie sorgono a fine ‘800; dal dopoguerra si sviluppa la lavorazione delle calzature e delle cornici e una generale progressiva espansione del settore terziario.
Tradizioni
Tra le feste tradizionali di Certaldo: Mercantia, manifestazione che fonde teatro di strada, musica e artigianato; la Boccaccesca, rassegna di prodotti tipici locali e il Corteo Storico che mette in scena momenti tratti dal Decamerone di Boccaccio con figuranti in costumi d’epoca.
Tipicità
Tra i prodotti tipici del territorio, il vino Chianti, l’olio extra vergine d’oliva, il tartufo bianco e la famosa cipolla rossa di Certaldo, ortaggio simbolo del paese inserita anche nell’originale stemma comunale.
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