La Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili della Toscana nasce ufficialmente nel 2009, con la firma dello statuto dell'omonima associazione, grazie ad un’intesa tra Slow Food Toscana, Fondazione Slow Food per la Biodiversità e CoSviG, il Consorzio per lo Sviluppo delle aree Geotermiche.
Il progetto sposa il precetto di Slow Food “buono, pulito e giusto”. Buono, riferito alla qualità del prodotto; giusto, riferito ad una adeguata gratificazione per il produttore; pulito, riferito a sistemi di produzione rispettosi degli ecosistemi e della biodiversità.
Le aziende della Comunità si trovano nel territorio regionale e realizzano alimenti di qualità con sistemi innovativi, utilizzando durante il processo produttivo energie rinnovabili (geotermia, solare o biomassa per oltre il 50% del fabbisogno) e materie prime toscane. Tutte le aziende utilizzano un sistema a filiera corta e si impegnano per il rilancio di forme di agricoltura sostenibile ed il recupero di produzioni tradizionali, privilegiando razze animali o cultivar a rischio scomparsa.
Ogni anno, in virtù di un accordo tra CoSviG e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo), studenti dell’ateneo, provenienti da tutto il mondo, svolgono visite di istruzione presso le aziende della Comunità dichiarate Sedi Didattiche.
Uno degli scopi statutari della Comunità del Cibo è infatti far sì che questo modello di sviluppo agricolo non convenzionale, basato su energie rinnovabili, anziché fossili, possa essere replicato in altre regioni creando così una vera e propria rete di Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili.
Nel 2015 la Comunità è stata inserita dalla Regione Toscana tra le 10 “buone pratiche” presentate ad Expo Milano.
Nel 2019, con il supporto del Comune di Pomarance e di CoSviG, alcune aziende della Comunità hanno creato un consorzio per la gestione del Centro di trasformazione prodotti agricoli, con negozio di filiera corta e area degustazioni, realizzato dal Comune a Pomarance.
L’associazione, nata nell’area geotermica tradizionale, territorio al confine tra le province di Pisa, Siena e Grosseto, è oggi in espansione su tutta la Regione Toscana ed è composta da 24 soci, tra produttori e sostenitori, che realizzano: formaggi pecorini (compreso il pecorino delle Balze Volterrane DOP), birra artigianale, prodotti a base di agnello di “razza pomarancina” (Presidio Slow Food), basilico e pesto, salumi e carni suine e di razza “cinta senese”, olio extravergine di oliva e olii aromatizzati, vini DOC, pane e dolci con farina di castagne, dolci tipici senesi e pane casalingo toscano, cereali, pasta, pizza, marmellate, miele ed il biscotto salato di Roccalbegna (Presidio Slow Food).