TERRAZZA SUL MARE
Il Comune di Capoliveri si estende su un colle a 167 metri sul livello del mare che va dalla piana di Mola a nord fino alla Punta della Calamita a sud.
Il centro cittadino conserva l’aspetto tipico dei borghi medievali. Trame di vicoli e scalinate sormontate da archetti celano le botteghe artigiane e i caratteristici locali dove gustare i piatti tipici. Nato come fortezza d’altura in epoca etrusco-romana, dalla sua posizione era possibile controllare i mari di meridione e di ponente. In epoca latina la città era conosciuta come Caput Liberum (Colle di Libero, in riferimento al dio Liber noto come Bacco) perché luogo ricco di vigneti. Nel medioevo Capoliveri fu fortificata dai pisani per difendersi dalle frequenti incursioni dei pirati saraceni.
Tradizioni e Tipicità
Le tradizioni del paese sono state a lungo legate all’attività estrattiva delle miniere di Calamita e Ginepro che davano occupazione agli abitanti del luogo, fino al 1980 quando la produzione venne sospesa. Per conoscere le vicende di questi luoghi vale la pena una visita al Museo della Vecchia Officina allestito nei locali dell’officina meccanica della miniera.
Un omaggio alla storia del paese e ai tanti concittadini impiegati nelle miniere è la Festa del Cavatore, rievocazione delle dure condizioni di vita dei minatori. Una lunga tradizione vanta anche la Festa dell’Innamorata, durante la quale si ripercorre la leggenda dello sfortunato amore, ostacolato per la diversa estrazione sociale dei due innamorati, Lorenzo e Maria.