DOVE HA SEDE LA MONUMENTALE CERTOSA
Calci fa parte della provincia di Pisa e giace in una vallata naturale nota come Valgraziosa. È circondata da colline ricoperte da oliveti e ad altitudini maggiori si trovano pinete e boschi di castagni. Dall'alto del Monte Serra è possibile godere della vista dell’intero arcipelago Toscano. L'origine del nome di Calci non è attribuibile al termine "calce", materiale molto diffuso nella zona, bensì è riconducibile a locus Calcis dal latino calceum, che significa “tallone" del monte.
Calci si sviluppa in epoca repubblicana intorno alle mura del castello del Vescovo pisano, feudatario della zona. Gli insediamenti del prelato furono dislocati anche lungo i corsi dei vari torrenti per poter sfruttare le acque sia per le numerose attività conciarie che per i mulini.
Calci fu spesso coinvolta nelle lunghe dispute tra Firenze e Pisa e alla fine del 1500 divenne dominio di Pisa.
Calci è noto per la sua Certosa, complesso monastico che fu costruito nel 1300 dall’ordine dei Certosini. La Certosa è costituita da un edificio principale e da altre strutture periferiche dove si trovavano una biblioteca, un archivio e una farmacia. Nel 1700 fu ristrutturata in stile barocco. Oggi la struttura ospita il Museo di Storia Naturale, amministrato dall'Università di Pisa, dove vengono organizzare mostre sulla paleontologia e sulla zoologia.
La romanica Pieve di San Giovanni ed Ermolao è un edificio monumentale con dei pregevoli intagli in pietra e un’antica torre campanaria di accompagnamento.
Tradizioni e Tipicità
La cosiddetta arte bianca, l'arte della lana, la raccolta della mortella, il lavaggio della biancheria e la concia delle pelli animali erano delle attività di sostentamento importanti per Calci. Il fiume Zambra era fonte idrica fondamentale per queste attività. Invece i numerosi boschi dei Monti Pisani erano risorsa privilegiata per i cantieri navali della Repubblica Pisana.
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