Sorano è un gioiello architettonico conosciuto come la Matera della Toscana per i suoi numerosi edifici rupestri scavati nel tufo. È ideale per una gita fuori porta all’insegna di arte e natura, per scoprire un angolo di Maremma ancora poco conosciuto, di altissimo pregio ambientale e culturale dove poter vivere un’esperienza davvero indimenticabile.
Sorano fa parte del Parco archeologico del Tufo, nel quale è possibile ammirare importanti necropoli etrusche e numerose rovine di epoca tardo antica e medievale che rappresentano preziose testimonianze di un passato glorioso. Dalla Porta di Sotto della città è possibile avventurarsi lungo gli antichi percorsi etruschi, conosciuti come Vie Cave. Percorrere questi sentieri, circondati da pareti di tufo alte più di venti metri, ha un fascino difficile da descrivere.
Da non perdere:
La Via Cava di San Rocco, unica strada di comunicazione tra Sorano e Sovana fino al 1936, dove è possibile ammirare i resti della necropoli etrusca di San Rocco.
La Via Cava di San Carlo, bellissima e poco conosciuta, è attraversata da numerosi resti etruschi e medievali.
A Sorano, adagiata su una rupe di tufo vulcanico e avvolta da ambiente naturale incontaminato, il tempo sembra essersi fermato. Appena entrati si può percepire l’autentica cultura toscana fatta di antichi sapori, artigianato e modi di dire coloriti e schietti.
La prima cosa da fare giunti nel borgo è perdersi tra i suoi suggestivi vicoli, le logge aperte su spettacolari panorami e ammirare le numerose case-torri medievali, le scalinate e le cantine scavate nel tufo. Giunti alla Fortezza Orsini, opera di fortificazione eretta nel 1552, che ospita alcuni importanti affreschi della scuola senese del Cinquecento, è possibile godere di una vista unica su tutto il paese.
Procedendo tra le vie del centro storico troviamo, in Piazza del Poggio, il Masso Leopoldino, parte integrante del sistema difensivo di Sorano insieme alla Torre dell'Orologio.
Prima di ripartire vale la pena fermarsi in una delle tipiche botteghe per gustare il cialdino dei tufi, una sfoglia circolare e croccante preparata artigianalmente, mescolando semplicemente zucchero, anice, farina e vino passito.